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Amaro epilogo per i Lupi del Trento Baseball

Sconfitti dal Villafranca, esclusi dai play off per la promozione in serie C

TRENTO - Amaro epilogo per i Lupi del Trento Baseball, sconfitti dal Villafranca. Nella partita decisiva per conquistare il girone di serie C, che avrebbe dato la possibilità di giocare i play off per la promozione, i lupi del Trento Baseball perdono di misura contro gli avversari, i Wizard di Villafranca.

La partita si sarebbe dovuta giocare a Trento, ma, con il campo purtroppo indisponibile nella giornata designata dalla Federazione, gli avversari hanno rifiutato ogni altra soluzione alternativa, costringendo ad utilizzare il campo di Villafranca. Oltre alle ovvie considerazioni di praticità, tifo amico, eccetera, bisogna sottolineare che ogni campo da baseball è diverso dagli altri: in particolare quello di Villafranca presenta delle particolarità uniche, come la presenza di erba all’interno del diamante, dove normalmente c’è terra rossa, e l’esistenza di un muretto di cemento dietro al ricevitore, particolare che risulterà decisivo nel corso dell’incontro. Il campionato aveva sancito la sostanziale equivalenza delle due squadre, con il primato in coabitazione con lo stesso numero di vittorie: ogni piccolo particolare poteva quindi fare la differenza e così è stato.

Vista la posta in palio l’incontro è stato molto teso e avvincente con il risultato in bilico fino all’ultimo attacco. A proposito di attacco, partono i Wizards con il loro, perché, almeno nominalmente, sarebbero in trasferta. I lupi schierano subito la difesa, così composta dai coach Ernesto Del Rio e Angel Varona: Luca Tarter lanciatore partente, Emanuele Pozza ricevitore, Lorenzo Aquilano prima base, Leonardo Gianotti seconda base, Francesco Merler terza base, Hunter Baker interbase, Stefano Paissan, Alessandro Ravagnan ed Alexander Nardon esterni. A disposizione ci sono Federico Di Stefano, Marco Mulas, Samuel Pegoretti, Giacomo Segalla e Nicola Turrini. I maghi partono subito con un incantesimo e stregano i lupi portandosi in vantaggio di 2 punti, grazie alle tre valide (due singoli ed un doppio). I lupi rispondono con Ravagnan, che sfrutta un lancio pazzo per segnare il primo punto. Il secondo inning non produce risultati per nessuna delle due squadre, soprattutto per merito delle difese. Anche il terzo inning non produce punti anche se i Wizards riescono a riempire le basi mentre i trentini, nel loro attacco, devono subire una fortunosa doppia eliminazione. Nel quarto inning i lupi fanno bene la guardia anche all’esterno e catturano al volo due battute profonde. Nell’attacco trentino, Baker va in base grazie al singolo sull’esterno sinistro.

Il manager Del Rio chiede quindi a Nardon una battuta di sacrifico per far avanzare il corridore dalla prima base alla seconda. La mossa si rivela decisiva per il punto del pareggio di Baker che ruba la terza, provocando l’errore di tiro della difesa che consente di raggiungere casa base, nonostante il corridore venga ostacolato dall’uomo in terza base. Gli animi si scaldano un po’ influenzando l’inning successivo. Nel quinto inning infatti, avviene l’episodio più increscioso della partita: il lanciatore dei Wizards, dopo aver guadagnato la prima base su ball, sulla successiva battuta del compagno va a conquistare la seconda base, ma la sua corsa non si arresta e spintona intenzionalmente da dietro il difensore della seconda base, che era girato di spalle e fuori dalla corsia dell’attaccante. All’arbitro non resta che espellere il corridore, mentre Gianotti rimane a terra dolorante per il gran colpo di frusta subito. Stoicamente rimane però in campo e anzi contribuisce subito al doppio gioco successivo. L’inning finisce con un K di Tarter, al suo ultimo lancio della partita, sicuramente di ottima qualità, considerando che ha giocato da rilievo la maggior parte delle partite disputate in questo campionato. I Wizards sono costretti al cambio lanciatore, che incassa subito la valida di Merler, ma si rifà con tre K consecutivi, smorzando le illusioni dei lupi di avere finalmente vita facile in attacco.

Per la difesa trentina al sesto inning, viene chiamato sul monte Federico Di Stefano, che concede subito la base su ball al primo attaccante. Il battitore successivo esegue un bel doppio, facendo avanzare in corridore in terza base. Alla successiva base su ball concessa, che riempie le basi, Del Rio decide di provare un altro lanciatore e chiama sul monte Ravagnan, che si scambia di posto con Di Stefano.
L’inizio non è dei migliori, ma la pressione è tanta e la situazione è difficile: il singolo del primo in battuta del line-up consente il punto del vantaggio, ma la difesa è brava ad eliminare il corridore che stava segnando il secondo punto. Un K ed una battuta facilmente raccolta dal pitcher e spedita in prima base fanno tirare un sospiro di sollievo per la chiusura dell’inning. L’attacco dei lupi nel sesto inning si apre con una valida di Ravagnan. Baker va in base dopo essere stato colpito e Del Rio attua la medesima tattica del bunt di sacrificio, sempre con Nardon. Al pericoloso Aquilano viene concessa la base intenzionale che fa riempire le basi. La ghiotta occasione concessa a Gianotti, a cui viene chiesto un batti-e-corri per portare almeno un punto, viene sprecata perché la battuta smanicata finisce nelle vicinanze del lanciatore, che può così facilmente eliminare a casa il corridore in procinto di segnare.

Un attimo di distrazione della difesa illude Baker di poter rubare casa base e portare il punto, ma purtroppo è una vana illusione e finisce così, senza risultati, l’attacco trentino. Nel settimo inning la base su ball concessa dai lupi, viene neutralizzata con un bellissimo doppio gioco di Baker, che si fa perdonare subito dai compagni per il precedente azzardo. Nell’attacco dei lupi, il primo a battere è Merler che si procura un singolo, che viene però vanificato dalla successiva azione. Pozza batte purtroppo sul lanciatore avversario, che sceglie di eliminare il corridore più avanzato, cioè Merler. Una palla persa sul pick off in prima base, consentono però a Pozza di arrivare fino alla terza base. E qui riprendiamo il discorso del fattore campo: un tiro sbagliato finisce dietro al catcher, ma colpendo il muro rimbalza e finisce nelle mani dello stesso ricevitore, che riesce ad eliminare Pozza mentre si sta tuffando su casa base per segnare il pareggio. Dopo un ottavo inning gestito bene dalla difesa trentina, i lupi tornano all’assalto ed i tre singoli di Ravagnan, Baker e Nardon, riescono a riportare la situazione in parità con il punto di Ravagnan.

Le basi piene, con la base intenzionale nuovamente concessa ad Aquilano, illudono che ci possa essere il sorpasso, ma i buoni effetti del lanciatore mago, fanno girare a vuoto le mazze dei successivi battitori. Arriviamo quindi all’ultimo inning di questa palpitante partita, a pari punteggio. Tocca ai Wizards attaccare per primi e qui forse l’emozione di giocarsi il campionato in un solo inning prende il sopravvento perché dopo un primo K, il lanciatore colpisce il battitore e nell’azione successiva viene chiamate anche un’interferenza al ricevitore Nardon, che si era scambiato precedentemente con Pozza. Un successivo lancio pazzo portano i due corridori in seconda e terza base, in posizione punto. La facile previsione si avvera con il battitore successivo che mette la palla in campo, si fa eliminare, ma consente il punto del corridore in terza base. Viene quindi concessa una base intenzionale al solitamente pericoloso quinto in battuta, per poi chiudere con un classico out seconda-prima sul battitore successivo. Tocca ora ai lupi per l’ultimo attacco della partita e del campionato.

Pozza prova a reagire con una battuta tesa verso la terza base che viene presa al volo con un tuffo spettacolare. Il prodigio smorza le velleità dei battitori successivi che vengono entrambi eliminati al piatto, forse ancora tramortiti dalla stregoneria. Finisce quindi la partita con il punteggio 4 a 3 per i Wizards di Villafranca. Restano tante recriminazioni per il risultato della partita, ma non per il resto del campionato, che è stato molto sopra le aspettative. In pochi avrebbero scommesso sui lupi prima dell’inizio della stagione, che è iniziata, ricordiamolo, senza aver potuto fare gli allenamenti sul campo da baseball, indisponibile causa lavori di ristrutturazione, costringendo i lupi a giocare sempre in trasferta per il primo mese e mezzo! I buoni risultati conseguiti fin dalle prime partite, hanno dato coraggio e consapevolezza al gruppo, che è cresciuto in qualità e determinazione. La costante presenza agli allenamenti di tutti gli atleti ed il duro lavoro con i coach, a cui va dato merito di aver alzato il livello degli esercizi, hanno fatto il resto, creando una base che servirà per il prossimo anno in cui si partirà non più come outsider, ma come realtà consolidata che può puntare sempre alla vittoria. Certo, i trentini ormai sono abituati a vittorie prestigiose in altri sport come il basket e la pallavolo, tra l’altro anche vicini come sede di gioco, ma avere una squadra competitiva anche nel baseball è una piacevole novità che ci rende particolarmente orgogliosi. Portiamo quindi a casa questo secondo posto e per l’anno prossimo, come dice il manager cubano Del Riomai dire mai…” .
Ultimo aggiornamento: 01/08/2025 08:12:47
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