TRENTO - Un weekend indimenticabile quello andato in scena a Castel Beseno con To The Tower 2025, l’evento che ha unito sport, cultura e intrattenimento in una cornice unica, accogliendo oltre 3.000 persone in due giorni tra: ospiti, famiglie, giocatori, volontari e organizzatori.
Già dal sabato l’atmosfera è stata esplosiva, con il torneo Under 16 femminile ad aprire le danze, seguito da talk coinvolgenti e momenti di confronto che hanno arricchito l’esperienza per il pubblico. Gran finale di giornata, dopo i gironi della categoria Pro e Elite, uno straordinario Dunk Contest, vinto da Luca Mastropasqua grazie a una schiacciata spettacolare sopra due persone, premiata con il massimo dei voti da una giuria d’eccezione composta da Massimo Cancellieri, Cierra Burdick, Kam Kader e David Hollander. A chiudere la serata il DJset di Radio VivaFM, che ha trasformato il Castello in una festa tra le mura medievali.
La domenica non è stata da meno. In mattinata le finali Under 16, poi nel pomeriggio spazio alle attesissime finali delle categorie Elite e Pro.
Ad aprire le danze il successo del Team RaeofSun, capitanato da Rae Rae, che ha superato il Team Poppy guidato da Cierra Burdick dopo un combattutissimo overtime. Nella finale Elite, il Team Toti ha ribaltato un finale difficile superando “Gli Investitori” con un recupero mozzafiato. Infine, nella finale Pro maschile, emozioni a non finire nel duello tra All Star Team – formato dall’ex bianconeri Igor Jovanovic oltre a Christian Manfredini, Edoardo Martini e Andrea Madella – e Montreux. Punto a punto fino all’ultimo secondo, il tiro sulla sirena di Montreux ha danzato sul ferro e ha sancito il successo degli All Star, tra gli applausi di un pubblico numerosissimo.
To The Tower 2025 è stato molto più di un torneo di basket: attività per tutti, tra corsi di pilates e yoga, degustazioni, momenti culturali e talk, hanno animato le due giornate in un Castel Beseno gremito e vibrante.
Un evento senza eguali dove la bellezza dello sport ha incontrato quella del territorio.
Un grandissimo ringraziamento va ai partner dell’evento, in primis al main sponsor Dole, e agli altri partner: Castello del Buonconsiglio, Trentino marketing, APT Trento e Vallagarina, Climb, Ecopneus, Airdom, Homeland Securnet, Melinda LAB, Areaderma, Forst, Radio Vivafm, Grafiche Dalpiaz, Ballin 3’, la Proloco di Besenello e DEFMO.
Un altro importante ringraziamento va ai tantissimi volontari che hanno permesso che l’evento funzionasse.
Andrea NARDELLI (Direttore Generale DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Spesso commettiamo l’errore di pensare allo sport come a una gara per stabilire un vincitore. In realtà, lo sport nasce dal desiderio di persone che decidono di stare insieme e condividere un’esperienza. Il basket è forse la disciplina che più di tutte incarna questo spirito. Come ci insegna il professor David Hollander nel suo libro, il basket è cooperazione, equilibrio tra individuo e collettivo, inclusività e assenza di barriere. Il senso di comunità sopra ogni cosa. La connessione con il Castello del Buonconsiglio, che ringraziamo vivamente, così come la comunità di Besenello e l’associazione Besenello in Festa, lo ha dimostrato: una due giorni che ha unito persone da tutto il mondo all’interno di un castello le cui prime tracce risalgono al XII secolo. Il basket è stato il protagonista, ma il castello ha creato la magia».
Franco MARZATICO (Direttore ad interim del MUSEO e del CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO): «Cultura e sport condividono molti lineamenti: richiedono impegno assiduo, consapevolezza, desiderio di miglioramento, senso del limite e confronto nel rispetto delle regole. Se nell’antichità non esistevano agoni sportivi uno solo era il vincitore ed era estraneo il concetto di squadra, oggi, grazie allo sviluppo socio culturale, i valori “in campo” sono mutati e si è fatto strada un concetto dello sport più partecipativo ed inclusivo. È sulla scorta di queste impostazioni di pensiero che Castel Beseno si è aperto alla proposta di Aquila basket che, tra l’altro, richiama fortunate esperienze di incontro promozionale fra sport e cultura. Ponendo la dovuta attenzione alla massima tutela del bene, si è pertanto data accoglienza ad iniziative sportive che hanno richiamato nuovi pubblici, con l’intento di alimentare la fruizione del patrimonio culturale, in particolare da parte di giovani sportivi e delle loro famiglie. To the Tower è stata anche una sorta di anteprima del progetto culturale “Combinazioni” dedicato alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 promosso, con il concorso dei musei, dall’Assessorato alla Cultura dalla Provincia autonoma di Trento».
Giusto CURTI (Managing Director DOLE ITALIA): «Siamo orgogliosi di aver sostenuto l’idea meravigliosa “To the tower”, che va ben oltre il basket e che ha creato un legame coerente tra storia, arte, cultura, territorio, nutrizione sana e benessere. Eravamo certi della capacità di Aquila Basket di allestire un evento “cool” di livello internazionale: dobbiamo dire che abbiamo assistito a qualcosa di davvero unico che ha superato ogni più rosea aspettativa. Lanciamo e siamo già pronti per la prossima sfida ‘To the towers’!».
David HOLLANDER (Professore alla NEW YORK UNIVERSITY e scrittore del best seller HOW BASKETBALL CAN SAVE THE WORLD): «I miei studenti, venuti fin da New York e da tutto il mondo, sono rimasti a bocca aperta. Tutte le persone a cui mostro questo, ovunque si trovino nel mondo, restano stupite. Credo di non aver mai assistito a una dimostrazione più potente, più creativa e visivamente più impattante di come il basket possa unire ed elevare una comunità».
Cierra BURDICK (Bronzo Olimpico a Tokyo 2020): «To The Tower è stato un evento speciale, un mix unico di cultura e pallacanestro in uno dei luoghi più incredibili che abbia mai visto. Giocare a Castel Beseno insieme ad alcuni delle migliori giocatrici di 3x3 al mondo è stato un sogno che si è avverato. Spero che la comunità e i tifosi abbiano provato la stessa euforia che ho provato io. Sono profondamente grata ad Aquila Basket, agli sponsor dell’evento e a tutte le persone che hanno lavorato instancabilmente dietro le quinte per trasformare questo sogno in realtà. La mia speranza è che questo sia solo l’inizio per To The Tower: stiamo già lavorando all’edizione del prossimo anno e sappiamo che sarà ancora più grande e più bella».