BASELGA DI PINE' (Trento) - Ci prepariamo a vivere i
Junior World Orienteering Championships prendono vita tra foreste fitte e borghi che raccontano l’anima del Trentino.
Un appuntamento importante per l'Italia che ha visto coinvolte sei società del territorio (Orienteering Piné, Trent-O, Panda Valsugana, Crea Rossa, Gronlait Orienteering Team e Orienteering Pergine). Si arriva sin qui forti di un lavoro collettivo importante. Mai come in questo Mondiale gli azzurri hanno potuto lavorare con dei training camp specifici
(foto credit Vitesse).

Un lavoro allargato e condiviso, infatti, come spiegato dai tecnici
Stefano Raus, Emiliano Corona e
Ivano Bettega: durante la fase di preparazione hanno partecipato, ai vari appuntamenti, anche 30 atleti. Evidentemente, in molti hanno ritenuto di approfittare della ghiotta opportunità di potersi allenare in un percorso di avvicinamento stimolante, che avrà ottime ricadute sul movimento e sui ragazzi, indipendentemente dalla partecipazione all'evento internazionale.
La settimana che porta ai JWOC 2025 si è idealmente aperta con la convention FISO che ha celebrato i 50 anni dell'Orienteering in Italia e che si è svolta a Baselga di Pinè.
TEAM – Il gruppo maschile si presenta molto uniforme, con sei atleti di pari livello. I tecnici hanno faticato non poco a scegliere i convocati. Non succede spesso questo. 'Se dovessimo dare un voto, questo gruppo merita 8', spiegano i coach. Il team ha presentato delle piacevoli scoperte come Riccardo Granzotto, in grado di registrare il miglior tempo nel test sui 3.000 metri, segno che la base atletica è molto buona; con il tempo si lavorerà pure sul resto.
Il gruppo femminile vede invece Silvia Di Stefano e Lisa Rivetta come quelle con il palmarès più ricco. In particolare, Di Stefano è stata bronzo Sprint ai Campionati Europei Giovanili 2023, mentre per Rivetta si contano un 4° e un 6° posto nelle edizioni 2022 e 2024.
IL SOGNO – Sarà comunque il Mondiale che realizza il sogno di avercela fatta e di essersi qualificati. Nessuno chiede loro l'impossibile, quindi speriamo che si possano presentare al via con la massima serenità, forti di un percorso che li ha preparati al meglio e con la FISO sempre al loro fianco.
IL GRUPPO – La squadra italiana selezionata per i JWOC 2025 rappresenta un gruppo giovane, preparato e ben distribuito sul territorio nazionale. I dodici atleti convocati – sei ragazzi e sei ragazze – presentano un’età media di 18,1 anni, a testimonianza di un percorso di crescita sportiva già avviato, ma con ampi margini di sviluppo.
La Nazionale Junior è composta da atleti provenienti da cinque diverse regioni italiane: Trentino-Alto Adige (che contribuisce con ben sei presenze), Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Questa varietà territoriale conferma la vivacità del movimento giovanile dell’orienteering in più aree del Paese, con particolare rilievo per il nord-est.
Sul piano societario, gli atleti appartengono a dieci diverse società di orienteering, segno di una base diffusa e plurale. Solo due realtà – U.S. Primiero e G.S. Pavione – vedono due propri tesserati tra i selezionati, mentre le restanti otto società sono rappresentate da un atleta ciascuna, a sottolineare l’ampiezza e la qualità del lavoro svolto in molti club a livello giovanile.
Da notare come il GS Pavione sia stato in grado in questi anni di fornire un numero importante anche di tecnici al gruppo della Nazionale.
50 ANNI DI ORIENTEERING A BASELGA DI PINE

L'Orienteering si ritrova a Baselga di Pinè per festeggiare i suoi 50 anni. Con la conduzione di Franco Bragagna, il movimento dell'Orienteering, e non solo, si è ritrovato per celebrare un'importante ricorrenza alla vigilia dei JWOC 2025, i campionati del Mondo Junior che si svolgeranno in questo territorio tra pochi giorni
(foot orienteering gli azzurri foto credit Ippisweb).
Presenti il presidente FISO, Alfio Giomi, ed alcuni dei passati Presidenti: Carlo Stassano, Ezio Paris, Sergio Anesi, Gianni Mazzeni, Tiziano Zanetello, Lucia Fronza Crepaz.
A portare il saluto anche Paola Mora, Presidente CONI Trento, il sindaco di Baselga, Alessandro Santuari.
Sono poi iniziati gli interventi che hanno ricordato più volte la figura storica di Vladimir Pacl, esule della Primavera di Praga e promotore dell'Orienteering in Italia, e Guido Lorenzi, primo presidente FISO. Sono tanti però i personaggi che hanno fatto a loro modo la storia dell'Orienteering in Italia come Benito Cavini, storico Segretario Generale, Alfredo Sartori. In sala anche Nicolò Corradini, 4 volte campione del mondo di Sci-O.
Tra gli interventi autorevoli quello di Valerio Piccioni, che ha raccontato come Pacl, e non solo lui, lasciò il suo Paese mettendosi in gioco in altri contesti e al servizio degli altri.
Carla Gobbetto e Fabio Meraldi hanno presentato il mondo FISKY, le sky race, nel contesto FISO. Meraldi, attualmente presidente, oltre ad aver spiegato il percorso istituzionale, ha svelato alcuni dei numeri che rappresentano la disciplina che si pratica sia in estate che in inverno con i ramponcini. “I prossimi 2 anni saranno per noi fondamentali”.
L'unione fa la forza, questa l'essenza dell'accordo FISO – FISKY, con un primo contatto tra le due entità nel 2015 e poi nel 2024 uno studio più approfondito per individuare i punti di contatto di due discipline che si svolgono in montagna. Un percorso che porterà lo Skyrunning a diventare la 5^ disciplina della FISO.
Federica Passera (Università Cattolica) ha illustrato le peculiarità dell'Orienteering come agenzia educativa, un concetto molto caro al presidente, Alfio Giomi. “L'esercizio fisico è fondamentale, è un farmaco contro la depressione. Il problema oggi è la paura dell'outdoor per i ragazzi che sono troppo sedentari. Questo porta ad avere tra i maggiori problemi dei ragazzi, l'obesità infantile. Una tendenza da invertire”. Tra gli strumenti attuati un piano d'azione contro l'inattività e l'Agenda 2030, dato che il 25% dei bambini è ora obeso (senza contare il sovrappeso).
Stefano Bisoffi ha riassunto la storia delle Squadre Nazionali, le prime esperienze internazionali, i titoli di Nicolò Corradini e gli altri cambiamenti con l'introduzione nel 1991 di una corta distanza, poi denominata Middle. Nel 2001 nasce la Sprint in città. Nel 2004 nasce il Trail-O con il successo mondiale di Roberta Falda. Poi sono venute tutte le vittorie di Luca Dallavalle, Iris Pecorari per la Mtb-O, e i tanti eventi organizzati in Italia: Mondiali (fra tutti nel 2014 il Mondiale assoluto Trentino e Veneto) e l'introduzione di nuovi format come la KO. La visione internazionale dell'Orienteering invece è un orienteering competitivo e ricreativo per allargarne la base. L'obiettivo globale è quello di una diffusione sempre più ampia di una disciplina sostenibile.
Orienteering come strumento utilizzato dalle aziende, come documentato da varie testimonianze, come spiegato da Augusto Cavazzani. Guardando invece alla storia dei primi 5 anni di Orienteering, si passa dai 16 partecipanti della prima gara ai 1300 di un lustro dopo. La diffusione avviene prima in Trentino, poi nelle altre regioni fino a Molise e Calabria.
Uno sport come altri, in grado di esprimere un'importante ricaduta economica sul territorio, come illustrato da Roberto Lamborghini di Studio Ghiretti. Lo studio ha registrato le presenze dei primi 4 eventi del 2024 che hanno generato 23.000 presenze turistiche ed il relativo indotto (atleti, spettatori, staff tecnico, servizi, pubblica amministrazione).
È stata inoltre stilata un'analisi predittiva sui JWOC 2025, con 20.000 presenze turistiche stimate con un impatto sul territorio di 2.000.000 di euro, a cui si somma quello differito delle attività di comunicazione.
A seguire un intervento a cura dell’Ufficio Stampa FISO, in cui è stata presentata una fotografia degli orientisti che si sono distinti a vario modo nelle loro carriere professionali o in altre discipline.
L'intervento di Chiara Sergenti è stato incentrato sulle competizioni sportive scolastiche.
Maria Novella Sbaraglia e Daniele Guardini hanno presentato il progetto ARrte (Aeterna Roma RunOrienteering The Empire). “Un progetto che parte da Roma e che poi può essere replicato in altre città italiane e, perché no, europee. Un progetto che si rivolge agli appassionati di Orienteering, di atletica, alle scuole, ai praticanti di altri sport”. Tre mesi di eventi tra la Corsa di Miguel e l’Appiarun.
Infine, il saluto del presidente Alfio Giomi. “Nei prossimi giorni presenteremo la documentazione a Sport e Salute e al Ministro dello Sport. Una disciplina, l'Orienteering, che ho scoperto e che mi ha fatto scoprire molte cose nuove. I protagonisti siete voi tutti, o meglio la squadra dell'Orienteering che sta facendo un percorso vincente. La squadra vince sempre sull'uomo solo al comando”.
Da segnalare un altro importante accordo. E' stato infatti siglato, con il vicepresidente Nazionale di Special Olympics, un protocollo di convenzione.