TRENTO - Dieci anni fa, tra montagne che uniscono e non dividono, nacque un sogno condiviso: quello di far viaggiare insieme tre territori legati da una stessa anima alpina. Da quel protocollo d’intesa, firmato nel
2016 con la convinzione che lo sport potesse rappresentare un ponte tra culture e comunità, è nato il
Tour of the Alps, sulla scia di una storia quarantennale scritta dal
Giro del Trentino.

A
Milano è stato presentato ufficialmente il percorso della
49.esima edizione, in programma
dal 20 al 24 aprile 2026, rinnovando gli obiettivi che l’organizzazione e gli enti territoriali primattori del progetto -
Trentino Marketing,
IDM Alto Adige e
Tirol Werbung - puntano a raggiungere negli anni a venire assieme ai partner strategici di
Infront, a cui sono affidati la produzione e distribuzione televisiva oltre ai diritti marketing dell’evento.
Nell'ultima edizione, il Tour of the Alps ha raggiunto un
nuovo picco di
valore media, superando i 17 milioni di euro. Numeri che ne certificano la dimensione internazionale acquisita, peraltro riconosciuta dalla comunità del ciclismo mondiale che nel novembre 2024 si è radunata a Riva del Garda per l'
Assemblea AIOCC, svoltasi per la prima volta in Italia.

A distanza di un decennio, il progetto euro-regionale continua dunque ad esaltare i valori che lo hanno ispirato: la
fatica che diventa bellezza, il
rispetto per la natura che avvolge le imprese dei corridori, la
cooperazione che trasforma i confini in orizzonti comuni. Nel solco quarantennale del
Giro del Trentino, il Tour of the Alps non è diventato soltanto una corsa ciclistica tra le più amate da atleti, tifosi e addetti ai lavori: è la celebrazione di un legame vivo tra
Trentino,
Alto Adige e
Tirolo, un itinerario condiviso nel cuore delle Alpi e in quello delle persone che le abitano, oltre che un laboratorio di innovazione e futuro.
Cinque tappe,
760 Km e
14.620 metri di dislivello complessivo, da
Innsbruck - che ospiterà anche la vigilia con le
operazioni preliminari e la
presentazione delle squadre - a
Bolzano, passando per
Trento: il Tour of the Alps rende omaggio nell’edizione del decennale a tutte e tre le
città capoluogo dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, così come avvenne nella prima edizione dell’aprile
2017, vinta dal gallese
Geraint Thomas, e con il successo nella primissima tappa a Innsbruck dell’indimenticato
Michele Scarponi.
Dopo una giornata d’esordio con partenza e arrivo a Innsbruck, la carovana ripartirà da
Telfs, in Tirolo, per la seconda frazione, con arrivo a
Val Martello. La terza tappa prenderà invece il via da
Laces, in Bassa Val Venosta, e si concluderà ad
Arco, la cittadina del Garda Trentino dove da sempre ha sede la società organizzatrice del Tour of the Alps (e, prima ancora, del Giro del Trentino). Da Arco il gruppo si muoverà in direzione di Trento per la penultima tappa, prima del gran finale che si disputerà tra Trento e Bolzano.
Nelle foto, il percorso del Tour of the Alps 2026 (Graphic @ Pro Cycling Maps/Emmanuele Pepè-Vitesse); da sinistra, Andreas Tschurtschenthaler, Head of Event & PR IDM Alto Adige, Christian Wührer, Head of Research and Innovation Tirol Werbung, Paolo Pozzi, Chief Operation Officer Trentino Marketing e Maurizio Evangelista, General Manager del Tour of the Alps con il trofeo dell'evento (Photo @ Sprint Cycling).
TRADIZIONE E NOVITÀ: IL #TOTA LANCIA IL “BONUS SPRINT”
Come da tradizione, anche nel Tour of the Alps 2026 non mancheranno le salite — pur senza avvicinarsi ai duemila metri di quota. I percorsi seguiranno il collaudato format della corsa euro-regionale:
tappe brevi e frizzanti, con
trasferimenti ridotti al minimo – e in questa edizione
quasi azzerati. Un modello che ha fatto scuola, e continua ad attirare campioni e squadre di vertice.
Per rendere ancora più incerto e palpitante il finale delle tappe, l’organizzazione ha introdotto una novità: il “
Bonus Sprint”, una volata intermedia collocata nella parte conclusiva dei percorsi, che assegna
abbuoni validi per la classifica generale (6’’ al primo, 4’’ al secondo e 2’’ al terzo), ma non punti per la Classifica a Punti che continuerà ad essere calcolata sui due sprint intermedi tradizionali e sui piazzamenti di fine tappa. Due traguardi giornalieri sono previsti anche per la Classifica del Gran Premio della Montagna.
La spettacolarità del Tour of the Alps è una sua cifra distintiva, come confermato dall’ultima edizione dello scorso aprile, vinta dall’australiano
Michael Storer al termine di una sfida entusiasmante, davanti all’olandese
Thymen Arensman e al canadese
Derek Gee. Impossibile dimenticare, inoltre, il colpo di classe di
Giulio Ciccone nella tappa d'apertura di San Lorenzo Dorsino o la strepitosa prestazione del giovane francese
Paul Seixas, che a soli 18 anni si è rivelato proprio al Tour of the Alps come una delle stelle nascenti del panorama ciclistico mondiale — l’ultimo di una lunga lista.
INNSBRUCK E TELFS GLI APPUNTAMENTI IN TIROLO
Per la quarta volta dal 2017 sarà il
Tirolo ad accogliere la partenza del Tour of the Alps.
Se nel 2017 e nel 2019 si partì da Kufstein, e nel 2023 da Rattenberg, stavolta sarà proprio la città-capoluogo del Land austriaco, Innsbruck, ad ospitare la giornata della vigilia di domenica 19 aprile, oltre a partenza e arrivo della prima tappa, lunga 141,8 Km, di lunedì 20 aprile. Il giorno successivo, invece, il #TotA ripartirà da Telfs, graziosa cittadina del Tirolo prima di approdare in Alto Adige.
La prima tappa prevede una partenza veloce nella valle dell’Inn, seguita da un circuito di 24 km da ripetere due volte, con la dolce salita verso l’altopiano di Mieminger. Usciti dal circuito, il percorso torna verso Innsbruck per affrontare un secondo anello di 18 km, anch’esso da percorrere due volte, caratterizzato dalla salita di Götzens e lo strappo di Axams, sede dello sprint con abbuoni. Gli ultimi 20 km portano al traguardo di Innsbruck, sulla Rennweg, già scenario dei Mondiali 2018.
VAL MARTELLO E LACES: ALTO ADIGE SUBITO IN PRIMA FILA
Martedì 21 aprile il Tour of the Alps entra in Alto Adige con l’arrivo in salita di Val Martello, seguito dalla ripartenza da Laces. La seconda tappa, 147,5 km da Telfs a Val Martello, dopo una partenza veloce, propone il GPM di prima categoria di Piller Höhe (9,2 km al 6%). Dopo il Passo Resia (15,8 km al 3,4%), GPM di terza categoria, la corsa scende lungo la Val Venosta prima dell’ascesa finale verso Martello: 6 km all’8%. Una frazione impegnativa, ideale per gli scalatori e per i primi confronti tra i big della classifica.
IL TRENTINO PROMETTE SCINTILLE AD ARCO E TRENTO
Sono 175,1 i chilometri della terza tappa di mercoledì 22 aprile, da Laces (Alto Adige) ad Arco (Trentino). Dopo 26 km pianeggianti, si affronta la lunga salita di prima categoria al Passo Castrin (22,2 km al 5,7%), vetta più alta del #TotA 2026, seguita dalla discesa verso la Val di Non e il GPM di Andalo (14,4 Km al 5,4%). A quel punto, i corridori ritrovano la discesa fino a Terme di Comano/Ponte Arche prima di affrontare un finale tecnico con le salite del Passo del Ballino, la discesa al Lago di Tenno e il circuito conclusivo caratterizzato dal traguardo con abbuoni di Tenno. Una volta completato l’anello, a circa 15 Km dall’arrivo, il gruppo punta su Riva del Garda per poi raggiungere il traguardo di Arco.
Tappa regina (ed interamente trentina) per giovedì 23 aprile, 167,8 Km da Arco a Trento. Dopo le salite di prima categoria del Passo Bordala (14,8 Km al 6,9%) e del Passo Redebus (12,9 Km al 6,8%), la corsa entra in un circuito di 37 Km che porta all’ascesa di Brusago, con i primi tre chilometri in doppia cifra. Concluso l'anello, il gruppo punta verso Trento per affrontare un finale nervoso e tecnico, con la salita di Povo, già snodo degli Europei 2021, e la discesa verso il centro di Trento.
DA TRENTO A BOLZANO, FINALE A SORPRESA
L’ultima tappa di venerdì 24 aprile, 128,6 km da Trento a Bolzano, si presenta breve, insidiosa e aperta alle sorprese in classifica generale. Dopo un inizio scandito dalla salita di Palù di Giovo e dalla Strada del Vino fino a Caldaro, si presenta dinanzi ai corridori la salita dell'Alta di Caldaro (4,4 km al 6,6%). A 50 Km dall'arrivo il primo passaggio sul traguardo di Bolzano, anteprima a un finale in apnea: si sale verso San Genesio deviando su un anello di 19 Km da ripetere due volte caratterizzato dal GPM di Montoppio (9,2 Km al 6,2 Km). Effettuato lo scollinamento, una rapida discesa conduce all’arrivo di Bolzano, dove sarà incoronato il vincitore del Tour of the Alps 2026.
DIECI ANNI DI CRESCITA, +35% NELL’ULTIMO BIENNIO
Dal 2017 all’edizione dello scorso aprile, il Tour of the Alps ha intrapreso un cammino di crescita costante, diventando uno degli appuntamenti più attrattivi del calendario ciclistico internazionale e una vetrina unica per l’Euregio.
Il media value da record generato nell'ultima edizione - 17,3 milioni di euro con una crescita del 35% nell'ultimo biennio (dati certificati da United Synergies) - non è soltanto la fotografia di un successo sportivo, ma di un evento che rappresenta ogni giorno di più una piattaforma di comunicazione capace di offrire brand visibility e audience engagement su scala globale.
Grazie alla partnership con Infront Sports & Media, il Tour of the Alps è trasmesso in diretta TV in oltre 100 Paesi, con due ore quotidiane di trasmissione che nel 2025 hanno fatto segnare dati da record in termini di audience. Per 365 giorni all'anno, la macchina organizzativa è costantemente impegnata nella realizzazione di un evento che pone in primissimo piano la sicurezza dei partecipanti ed il coinvolgimento del pubblico e delle comunità, attraverso un ricco programma di eventi collaterali, iniziative di co-marketing e progetti di content creation. Anche nel 2026 verrà inoltre riproposta la Infront Bike Experience, l’iniziativa realizzata per consentire a sponsor e stakeholders di immergersi nell’atmosfera del Tour of the Alps, lungo tre giorni indimenticabili nei quali godere dello spettacolo del grande ciclismo, pedalare in liberà e apprezzare le prelibatezze enogastronomiche dei tre territori.