BORGO VALSUGANA (Trento) – È un periodo d'oro per l'Italia da rally che continua a sfornare giovani talentuosi, in grado di riportare in alto il tricolore, e tra questi il suo contributo lo ha iniziato a dare anche Jacopo Rigo, diciannove anni all'anagrafe, mettendosi in bella evidenza in un Rally Show Quadruvium che lo ha visto firmare il suo primo scratch.
Sceso in campo al volante di una Ford Fiesta N5 curata da Power Brothers, condivisa con Mirco Gabrielli, il giovane pilota di Borgo Valsugana si è concesso il lusso, alla sua seconda apparizione su una vettura a trazione integrale e con sole quattro gare alle spalle in totale, di siglare il miglior tempo assoluto sulla prova speciale inaugurale del Sabato, precedendo di un decimo il croato Čičko, quest'ultimo in campo con una Skoda Fabia Rally2.
“Sulla prima prova mi sentivo la Fiesta perfettamente cucita addosso” – racconta Rigo – “e questo grazie ad un grande lavoro del team e di Renato Travaglia.
Non ci potevo credere”.
I sogni di gloria purtroppo svanivano già sul primo impegno della Domenica con il portacolori di Scuderia Malatesta che incappava in un testacoda e nel successivo cedimento di un semiasse, presentandosi al controllo stop di fine crono con il diciottesimo tempo e con una provvisoria generale che lo faceva precipitare in decima piazza, gap di 45”1 dalla vetta.
“La seconda speciale era molto ghiacciata” – aggiunge Rigo – “e, dopo soli seicento metri dal via, ci siamo girati su un tornante. Nel ripartire si è pure rotto il semiasse anteriore destro e siamo stati costretti ad affrontare dodici chilometri sulle uova, perdendo parecchio tempo”.
Tanta era la voglia di recuperare ed ecco che il giovane di casa Rigo tornava a farsi notare con un buon quarto tempo assoluto sul penultimo impegno, condito da un lungo con foratura, che, aggiunto al settimo finale, gli consentiva di risalire la china, giungendo al traguardo con una comunque positiva settima posizione nella generale, terza in classe 6 e seconda tra gli Junior.
“La svista della penultima prova non ha inciso molto sul nostro tempo” – conclude Rigo – “perchè siamo arrivati lunghi a due chilometri dal fine prova ma credo che avremo perso tre o quattro secondi massimo. Sull'ultima non mi sentivo molto bene fisicamente ed ho scoperto di avere pure la febbre quindi, a quel punto, abbiamo cercato solamente di arrivare in fondo. Zero rischi ed è andato tutto bene. La vettura, dopo le modifiche fatte durante lo shakedown, è stata perfetta. Il team è favoloso, in particolare grazie a Davide ed a Franco perchè senza di loro ci saremmo dovuti ritirare dopo la seconda prova. Resta un po' d'amaro in bocca ma è bello sapere di avere del potenziale. Grazie a mio papà, se non ci fosse lui queste esperienze me le sognerei. Grazie a Mirco, fondamentale soprattutto sull'ultima prova con la febbre. Grazie ad Andrea ed a Leonardo che sono venuti a supportarmi. Ci vediamo il prossimo anno”.