TRENTO - "Le Olimpiadi saranno un grande volano per il turismo e per la promozione dello sport a livello giovanile". Sono le parole di Rossella Callovi, ex ciclista professionista e campionessa mondiale junior su strada a Mosca 2009. Dopo la carriera agonistica, smesso di pedalare si è dapprima ritagliata un ruolo tecnico all'interno della nazionale azzurra e dal 2024 è a Dubai dove svolge il ruolo di consulente dello Sport Excellent Center del Dipartimento degli Affari Sportivi della Dubai Police. In Italia per un breve periodo, accolta a casa Moggioli dal rappresentante del Coordinamento provinciale per le Olimpiadi e Paralimpiadi Paolo Bouquet, Rossella ha voluto raccontare la sua attività negli Emirati Arabi Uniti.

Il suo compito è di gestire le 28 squadre del corpo militare dell'emirato. Una mansione nata poco meno di due anni fa, mentre era ancora tecnico della nazionale, una di quelle occasioni da non farsi sfuggire, che non capitano altre volte nella vita e che Rossella ha colto al volo. "All'inizio il mio lavoro era rivolto prevalentemente alla parte tecnica – spiega Rossella - raccogliendo ogni tipo di informazione relativo alle squadre per avere il quadro completo della situazione dello sport locale. Il primo step è stato quello di una rimodulazione del dipartimento per definire le competenze chiave di ogni sezione per poi poter portare avanti progetti specifici per lo sviluppo dello sport ad alto livello, della performance del personale militare, delle iniziative rivolte alla comunità e ai giovani e la parte marketing e media. Ora, invece, il focus si è spostato sulla parte organizzativa manageriale, delle varie squadre e team. In particolare in questo momento stiamo stilando una road map per affrontare la stagione in arrivo con i vari step che le squadre devono affrontare anche in relazione ai calendari delle gare, agli allenamenti e alle esigenze degli atleti. La mia esperienza nel ciclismo e l'aver lavorato con persone importanti nella federazione nazionale mi sono servite e mi servono tuttora per capire alcune dinamiche interne e affidare con sicurezza determinati progetti a determinate persone. D'altra parte gestire 28 squadre non è uno scherzo, serve tanta organizzazione e tanta chiarezza negli obiettivi e nei ruoli che ognuno deve svolgere per creare un approccio all'organizzazione dell'attività sportiva differente rispetto a quello precedente. Un procedimento che richiede tempo ma che consente di ottenere risultati nel medio-lungo termine".
Dal Trentino e dall'Italia si è portata un enorme bagaglio di esperienza e il valore del lavoro.
"Saper lavorare sodo per raggiungere determinati obiettivi a Dubai è necessario – prosegue Rossella - per essere all'altezza delle aspettative di una città che guarda sempre all'eccellenza e all'avanguardia sia dal lato sportivo organizzativo sia da quello tecnologico per ottimizzare ogni processo. Il futuro? Intanto penso a chiudere questo percorso creando una struttura che sia sostenibile nel tempo. Magari potrei ritornare in italia e, perché no, anche in Trentino e mettere a frutto quanto imparato a Dubai per creare anche qui qualcosa di importante".
Il Trentino si sta avvicinando velocemente alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali e, pur a diverse migliaia di chilometri di distanza, Rossella sta seguendo con attenzione l'evoluzione, senza dimenticare il primo amore, quello per il ciclismo. "Per il Trentino le Olimpiadi invernali sono un evento dalla grandissima portata a livello mediatico e turistico, oltre che di promozione sportiva. Fa piacere vedere la lungimiranza della Provincia nel saper guardare oltre, mi riferisco alle Olimpiadi giovanili del 2028, per sfruttare tutto il lavoro svolto sin qua e mantenere vive e strutture e l'assetto organizzativo. Sarà importantissimo, inoltre per la promozione dell'attività sportiva giovanile di cui abbiamo grande necessità in Italia. Il dropout tra i giovani sta raggiungendo numeri importanti e i grandi eventi come quelli che si organizzano in trentino servono per sviluppare o rivitalizzare la cultura sportiva e far sì che i ragazzi siano seguiti adeguatamente. Può essere utile prendere d'esempio il modello inglese dove al termine dell'attività scolastica le società sportive entrano nelle scuole per svolgere le proprie attività, individuare i talenti e col crescere dell'età indirizzare gli atleti in base alle loro potenzialità".
Infine un accenno al ciclismo che deve fare i conti con la sicurezza. In tal senso la Provincia si è mossa cercando le soluzioni migliori anche in collaborazione con le società ciclistiche e sono state realizzate due "Bike Lane" per migliorare la convivenza con gli automobilisti. Un tema al quale Rossella non è insensibile: "La sicurezza è un aspetto fondamentale e forse primario per l'attività dei ciclismo - conclude Rossella -. Penso sia fondamentale una massiccia promozione e divulgazione del codice della strada sia tra gli automobilisti sia tra i ciclisti. È importante che ognuno faccia la propria parte e che ci sia una conoscenza approfondita delle regole. A Dubai la ciclabilità è una delle linee strategiche a livello governativo per promuovere l'attività sportiva e la salute delle persone. In particolare, si è cercato di ovviare al problema costruendo dei centri con dei circuiti ciclabili. Quindi si parcheggia la macchina al centro si inforca la bici e si pedala su un anello di 9 o 50 chilometri in sicurezza".